Attrezzature di nuova generazione che eliminano le infestanti e migliorano le condizioni del suolo
Di Claudio Corradi
Dal diserbo chimico al diserbo “alternativo”. Le soluzioni tecniche che si stanno diffondendo negli ultimi anni sono le più varie. Le soluzioni meccaniche la fanno da padrone. Gli attrezzi di nuova generazione sono:
- Fresatrice orizzontale: disco dotato di zappette che ruotando un senso orizzontale, al contrario della classica fresatrice a rotazione verticale, offre il vantaggio di non generare la suola di lavorazione e di beneficiare del vantaggio del rientro a bandiera della macchina che in questo caso è molto più veloce ed in grado di lavorare con precisione intorno al ceppo.
- Lama scalzante: non eccessivamente tagliente ed innocua al ceppo. Operando pochi centimetri al di sotto del terreno, è in grado di smuoverlo, eventualmente rivoltarlo leggermente, e distaccare le infestanti dal cotico. Anche per queste macchine il rientro è a bandiera per cui permettono velocità di lavoro superiori ai 4 km./ora.
- Stelle verticali: dischi stellati, generalmente metallici e con le punte ricurve, posizionati in senso verticale, che prendono il moto dal trascinamento che gli viene impresso dall’avanzamento della trattrice. L’inserimento delle punte nel terreno, a 5-10 cm. di profondità, e la rotazione dei dischi genera la lavorazione del terreno che in questo caso non necessita di rientro ma viene effettuata con precisione alla minima distanza possibile dai ceppi.
- Stelle orizzontali: i dischi stellati orizzontali invece sono generalmente in robusta gomma con punte dritte. Operano in modo analogo a quelle verticali per quanto riguarda il moto anche se permettono una maggiore versatilità di regolazione dell’inclinazione che le portano ad incidere in modo differente sul terreno. La forma e la posizione orizzontale della stella permette di operare più vicino alla linea del filare senza danneggiare i ceppi che possono trovare spazio fra le punte della stella che ovviamente è folle.
Questi ultimi due attrezzi possono anche essere combinati ad altre macchine per la lavorazione allo scopo di realizzare quella lavorazione lineare indispensabile ad un corretto transito interfilare.
Foto di Claudio Corradi
I vantaggi
I vantaggi della lavorazione sulla fila, oltre a quello del controllo delle infestanti, indipendentemente dal tipo di attrezzatura che si andrà ad adottare, sono:
- Interruzione della risalita capillare con beneficio per il mantenimento delle condizioni di umidità del terreno. Un aspetto sempre più importante anche in considerazione dei cambiamenti climatici in atto.
- Miglioramento dell’efficienza irrigua in particolare degli impianti a goccia che traggono il beneficio di una migliore distribuzione dell’umidità in senso orizzontale. L’area di bagnato arriva ad esplorare tutta la zona lavorata, cosa che non accade sul non lavorato, con una più efficace valorizzazione della risorsa idrica.
- Interramento dei fertilizzati anche se a pochi centimetri di profondità ma sicuramente più efficace rispetto ad una distribuzione superficiale
Gli svantaggi che non devono mai essere sottovalutati invece sono:
- Larghezza di lavorazione vincolante al tipo di attrezzatura visto che la condizione ideale sarebbe quella di salvaguardare una striscia di cotico inerbito e non lavorato della larghezza utile al transito con la trattrice per l’esecuzione delle normali operazioni colturali. Oggi però da questo punto di vista esistono molto più opportunità rispetto al passato sia i termini di macchine interceppo che di dimensione delle trattrici.
- Necessità di condizioni di terreno in tempera per poter dal luogo alla lavorazione. Questa condizione talvolta può rendere necessario ritardare eccessivamente l’intervento permettendo uno sviluppo delle infestanti che può risultare anche eccessivo e di difficile successivo controllo.